Sintesi sulla riunione di Consiglio del 28 ottobre… facciamo un po’ di chiarezza

 

In seguito ad una serie di inesattezze riportate sull’Unione Sarda oggi, ci sentiamo in dovere di dare una sintesi di ciò che è accaduto nell’ultima Riunione di Consiglio.

I punti principali all’Ordine del giorno della Riunione sono stati:

  1. Approvazione Verbali seduta precendente;
  2. Approvazione del Regolamento per l’istituzione della TARES;
  3. Approvazione del Piano Finanziario della TARES per il 2013;
  4. Determinazione delle rate e scadenze TARES per l’anno 2013;
  5. Istituzione Consulta Giovanile e approvazione Statuto;
  6. Trasferimento all’Unione dei Comuni delle funzioni Catastali, approvazione Convenzioni;
  7. Risposta interrogazione Alternativ@ sulla gestione del Consorzio stalle sociali e Mattatoio;
  8. Risposta interrogazione Alternativ@ sulla gestione del servizio di igiene urbana.

 

Facciamo un po’ di chiarezza e analizziamoli nel dettaglio.

Innanzi tutto siamo felici di annunciarvi che lo Statuto della Consulta Giovanile, da noi Alternativi proposto, ma bocciato, nella precedente Riunione di Consiglio di Settembre, in rappresentanza dei giovani che di fatto avevano lavorato su questo documento, è stato finalmente approvato (Punto 5 dell’Ordine del Giorno).
A breve Bari Sardo avrà una sua Consulta Giovanile!

Lo Statuto è pressoché tale e quale a quello da noi presentato a Settembre, che a sua volta poco si discostava da quello preparato autonomamente dai ragazzi propositori.
L’unica cosa che ci lascia perplessi e non abbiamo capito è il perché lo statuto sia stato approvato solo adesso; a differenza della precedente Amministrazione, alla quale gli stessi ragazzi avevano tentato di proporre l’istituzione della Consulta, trovando una porta chiusa, l’Amministrazione Fanni aveva inserito nel proprio programma l’istituzione di tale Consulta, e pertanto i giovani bariesi avevano fatto richiesta nel Luglio del 2012, appena un mese dopo le elezioni, con tanto di domanda formale protocollata e di Statuto pronto, ottimisti sul fatto che avrebbero avuto presto la loro Consulta.
Da quando era stata protocollata la domanda al Settembre 2013 non avevano ottenuto nulla se non dei rinvii a parole, senza mai avere nulla di concreto.

Il malcontento dei ragazzi e l’inerzia della maggioranza ci ha portato a presentare in Consiglio la proposta di delibera che riproponeva l’istituzione e lo Statuto, così come fortemente voluto dai giovani ragazzi bariesi, i quali non volevano altro che dare un loro contributo in termini di idee e disponibilità.

Ci dispiace e ci preoccupa parecchio vedere che per far approvare una cosa così semplice e in linea con il programma dell’Amministrazione in carica ci sia voluto tutto questo tempo.
Ci preoccupa ancora di più pensare che noi, Consiglieri di Minoranza, dobbiamo impegnarci e lavorare per ottenere dall’Amministrazione cose che in realtà loro stessi, almeno secondo quanto scritto nel loro programma, vogliono e sostengono.
Non siamo ancora riusciti a capire a cosa sia dovuto tutto questo ritardo. Non troviamo una spiegazione logica che vada aldilà della parola INERZIA.

Se per la Consulta dei Giovani c’è voluto tutto questo impegno, come possono non caderci le braccia e prenderci lo scoramento pensando agli altri punti del Programma, P.U.C., Piano Particolareggiato, Zona Industriale, Piana di Pranargia… dove oltre al lavoro servono delle risorse per realizzarli?

Ci viene da pensare che questi punti non verranno mai neanche presi in considerazione, che siano stati messi nel programma della Lista Fanni al solo fine di prendere consensi, e non perché siano seriamente intenzionati e motivati nel portare avanti il loro programma. Sembra che si tiri a campare, che ci si accontenti di stare nella situazione in cui siamo adesso… senza nessuna aspirazione, senza nessuna pretesa, se non quella di non commettere errori che gli possano portare a cader giù dal seggiolone.

Mah! Speriamo di essere smentiti dai fatti o, se così non fosse, si facciano presto da parte per lasciare spazio a chi ha voglia e il coraggio di fare, anche a rischio di sbagliare sbattendoci il muso.
Baudelaire nella poesia “Sogno Parigino” in una Parigi in continua trasformazione che stentava a riconoscere da un giorno all’altro diceva: “ahimè, spesso il volto di una città muta più rapidamente del cuore di una persona”, nel caso di Bari Sardo il dramma è purtroppo l’opposto, a voglia a cambiare stati d’animo fino a trovarsi invecchiati senza vedere nulla cambiare in questo paese.

Per quanto riguarda invece la TARES (Punti 2,3, 4 all’ordine del Giorno) ci teniamo, anche in seguito a delle inesattezze scritte nell’Unione Sarda di oggi, come detto già sopra, a voler far chiarezza su quanto discusso e approvato in Consiglio:

Contrariamente da quanto scritto sull’Unione il Regolamento sulla TARES è stato approvato, come anche le Rate. Non c’è nessun ulteriore slittamento. E’ solamente slittata la scadenza della 2° rata da gennaio a febbraio e della 3° da marzo a d Aprile.

Durante la discussione di questi punti noi dell’Alternativ@ abbiamo contestato all’amministrazione diverse cose e soprattutto chiesto chiarimenti.

Abbiamo contestato innanzi tutto il fatto che ci si riduca sempre all’ultimo nell’approvazione delle cose che fanno parte dell’Ordinaria Amministrazione a discapito dei cittadini che ne pagano sempre il Conto.
Soprattutto visto e considerato che non si sta procedendo a far altro oltre un’Ordinaria Amministrazione che fa acqua da tutte le parti, non capiamo per quale motivo almeno i documenti fondamentali per la vita dell’ente comunale, come il Bilancio di previsione ed il Rendiconto, non vengano approvati a tempo debito.

Per capirci:

La TARES è un tributo comunale sui servizi e sui rifiuti che dovrà essere versato per l’anno 2013.
Una tassa per cui poteva essere redatto il regolamento già dalla primavera del 2013 e per cui si aveva come ultima scadenza il 30 Settembre (come da L.64 del 6 giugno in conversione del D.L. 35 del 8 aprile 2013), se non fosse che con D.L. del 31 agosto n.102, veniva prorogata al 30 Novembre la scadenza di Approvazione del Bilancio di Previsione degli enti Locali, il quale deve essere approvato entro il 31 Dicembre di ogni anno (nel nostro caso 31 Dicembre 2012) e al quale è legata l’approvazione del Regolamento sulla TARES.

Per ben due volte si sta verificando un ritardo spaventoso, ancora una volta il Consiglio Comunale è a forte rischio di commissariamento. Ma se qualcuno pensasse che questi ritardi non abbiano delle conseguenze negative si sbaglia, basta pensare a tutti i vincoli di spesa che comporta una mancata approvazione del Bilancio entro i termini che vanno a cumularsi hai già stringenti limiti imposti dal Patto di Stabilità. Il paese è paralizzato ed all’orizzonte non si vede un benché minimo cenno di miglioramento.

Visto che si ha tempo fino a Novembre, l’amministrazione prolunga i tempi, arrivando ad approvare la TARES solo il 28 Ottobre e lasciando ancora in sospeso il Bilancio, poco importa poi se i Comuni virtuosi approvano TARES e Bilancio rispettivamente ad Ottobre e Novembre si, MA UN ANNO PRIMA!!!

Ma non basta, tutto ciò ha portato a dover concentrare il pagamento della Tares in 3 rate, che anziché essere dilazionate durante l’arco di un anno, dovranno essere pagate una 1a entro Dicembre, una 2a entro Gennaio, (boccata d’ossigeno a Febbraio) e poi una 3a entro Marzo. Se poi la Tares ci sarà anche nel 2014 ci sarà probabilmente un’altra rata ad Aprile, una ad Agosto e un’altra a Dicembre.
E il 2012???? Dove lo mettiamo?
Si perché da poco abbiamo pagato la tassa relativa all’anno 2011. Quindi c’è il rischio che l’anno prossimo ci si trovi a pagare anche le rate del 2012.

In un momento economico difficile come questo ci sembra un pò troppo per le tasche dei cittadini e dei commercianti.
Secondo noi potrebbe portare addirittura alla chiusura di qualche attività commerciale a secondo dei parametri che verranno utilizzati, di cui parleremo dopo.

Come se non bastasse in caso di mancato pagamento oltre il 15 giorno gli interessi saranno pari al 30%. Così, giusto per ricordarvelo!

In seguito alle nostre osservazioni in merito al fatto che le rate fossero troppo ravvicinate l’una all’altra, è stato approvato un emendamento che fa slittare a febbraio quella di gennaio e ad aprile quella di marzo, in modo di avere le 3 rate con cadenza bimestrale.
Per quanto riguarda il tasso di interesse per ritardato pagamento, hanno concordato con noi che fosse eccessivo, e che sarebbe stato giusto applicarne uno più basso, per questo hanno deciso di revisionare quanto da loro stessi proposto.

Oltre ad aver fatto queste contestazioni abbiamo chiesto chiarimenti su una serie di punti del regolamento.

Primo Quesito quello in cui si parla di residenti all’Estero, che occupano la casa per tempi non superiori ai 6 mesi l’anno, per cui è prevista una riduzione del 20% della TARES.
Ma se sei residente a Milano o Roma, che cambia? Perché non hai diritto alla riduzione?
Probabilmente si tratta solo di una svista formale del Regolamento, e quindi varranno le stesse regole per tutti i non residenti a Bari Sardo.
Ma deve appunto essere chiarito se si tratti di una svista o sia effettivamente così.

Secondo quesito quello in cui si parla del fatto che potrà essere applicato un aumento da 0,30 a 0,40 €/mq di superficie a seconda della Tipologia dell’immobile e della Zona dove è ubicato, dove chiedevamo di specificare nel dettaglio a quali Tipologie e Zone verrà applicato tale aumento.
La risposta è stata che applicheranno la minima a tutte le tipologie e indifferentemente dalla zona.
A questo punto ci chiediamo, che senso ha mettere questo articolo nel regolamento se tanto non verrà applicato? Mah…

Terzo quesito quello relativo ai Coefficienti di aumento o riduzione che verranno applicati alle utenze non domestiche, tipo Bar, Ristoranti, Market, fiorai, etc… insomma a chi ha un’attività commerciale.
Su questo punto infatti è prevista la possibilità di applicare dei coefficienti di aumento, relativi alla parte variabile della tariffa, in funzione dei Kg/mq di rifiuti che le diverse attività possono produrre nell’arco di un anno.
Il regolamento parla di un coefficiente che può variare a discrezione dell’amministrazione, ad esempio ad un fioraio , una pescheria, o un ortofrutta questo coefficiente potrebbe variare da un minimo di 3 a un massimo di 95,75, il che significa che la tassa può variare notevolmente.
Abbiamo chiesto di fare chiarezza su quale fosse il coefficiente effettivo che intendono applicare, visto e considerato che il range tra il minimo e massimo in alcuni casi è troppo alto.
Anche in questo caso, ci hanno assicurato che applicheranno sempre i minimi.
E anche qui abbiamo pensato, non era meglio mettere direttamente i coefficienti che intendono applicare?
Forse indicando solo i coefficienti minimi poi non sarebbe più stato possibile aumentarli, ad esempio nel 2014.

Come quarto quesito è stata posta la domanda se sapevano dirci quanto avrebbe dovuto pagare un Bar di 100 mq a Bari Sardo per la TARES del 2013.
Questo per avere un idea di che cifre stiamo parlando, per capire se avessero fatto delle prove di calcolo sia per le utenze domestiche, che non domestiche, al fine di valutare se la tassa sarà o no alla portata delle tasche dei bariesi e quanto infine porterà realmente alle casse del Comune.

Non ci hanno dato alcuna risposta a questa domanda!

Come Quinto e ultimo Quesito abbiamo domandato se stiano vigilando sul lavoro svolto dalla Ditta che si occupa della Raccolta dei Rifiuti e della pulizia delle strade di Bari Sardo, visto e considerato che ora, il servizio di igiene pubblica ricade al 100% sulle tasche dei contribuenti bariesi, vogliamo essere sicuri che stiano facendo tutto ciò per i quali vengono pagati… Ma questa domanda in realtà vuole solo introdurre l’interrogazione sulla gestione del servizio di igiene urbana (punto 8 dell’ordine del Giorno), e quindi l’abbiamo riproposta a fine Consiglio.

Le impressioni che ci siamo fatti sul regolamento da approvare sulla TARES, sulla rateizzazione, etc è che abbiano semplicemente fatto un copia incolla delle linee guida proposte dallo Stato, senza adattarlo ed entrare più di tanto nel merito della tassa, senza sbilanciarsi sui parametri, e sui criteri di valutazione, limitandosi a fare il minor numero di scelte possibili, da rimandare all’ultimo, come sempre.

Giusto per ricordarvelo, siamo il Comune dove si disdicono le sagre del Cocomero alle 9 di sera, quando già i turisti sono in fila, dove si mettono i parcheggi a pagamento al mare ad Agosto, dove un cartello lampeggiante serve solo a ricordare che siamo nel Comune di Bari Sardo, e che adesso non lampeggia è spento. Forse lo accenderanno d’estate per impressionare i Turisti, magari ci si faranno le foto come a Piccadilly Circus o a Broadway.

Arrivati a questo punto abbiamo esposto le nostre 2 interrogazioni, la prima riguardava la gestione del Consorzio del Mattatoio, un Ente amministrato dal Comune di Bari Sardo assieme al Comune di Loceri, in cui, la quota di maggioranza è posseduta dal nostro Comune. Abbiamo chiesto al Sindaco come era possibile che la Società che gestisce il Mattatoio risulti debitrice nei confronti del Consorzio di diverse decine di migliaia di euro.
Come era possibile che seppur il contratto fosse scaduto nel lontano 2007, la stessa lo utilizzi senza corrispondere alcunché. Per quale motivo non si era ancora provveduto a recuperare le somme di cui il Consorzio è creditore, somme da recuperare in modo coattivo così come previsto dallo Statuto del Consorzio.

Tutte queste sono delle circostanze che abbiamo denunciato già da tempo, ma nonostante ciò, il Sindaco, meravigliandosi di questa situazione ci risponde che le responsabilità ricadono esclusivamente nei confronti del Consorzio, dimenticandosi, che l’Assemblea del Consorzio è formata da ben 3 componenti della sua maggioranza consiliare che lui stesso ha nominato con decreto. Dimenticandosi che le risorse da corrispondere per attivare il recupero dei crediti, necessitano di un impulso della Giunta Comunale che lui stesso presiede. Dimenticandosi che tutte le somme per il funzionamento del Consorzio dipendono da una scelta politica che non può che provenire dalla Giunta in concomitanza con la Giunta comunale di Loceri con la quale in passato ha dimostrato una collaborazione (per non dimenticare… il trattore del Comune di Barisardo in prestito al Comune di Loceri in violazione del regolamento sull’uso degli automezzi comunali… ma questa è un’altra storia!!!).

La nostra paura è che alla fine, tanto per cambiare, a perderci saranno i cittadini, poiché una situazione di tal fatta, prima o poi rischia di determinare la chiusura del Mattatoio così creando un forte disagio tra gli allevatori, i quali per la macellazione di un solo capo di bestiame saranno costretti a raggiungere delle mete sicuramente non alla portata di tutti.

Il nostro intento è quello di assicurare una continuità di questo servizio, garantire una maggiore economicità e qualità dello stesso e per fare ciò occorre prendere delle decisioni non rimandare come al solito.

In fine abbiamo esposto l’interrogazione sulla gestione del servizio di nettezza urbana. Su questo punto abbiamo elencato una per una, tutte inadempienze contrattuali che la Società che gestisce questo servizio si è resa responsabile.

Tenendo presente che per un corretto ed integrale svolgimento del servizio, questa Società percepisce dai contribuenti Bariesi una somma che si aggira intorno ai 590.000€ all’anno, nonostante ciò, il gestore del servizio di nettezza opera nel risparmio più totale, con una carenza di mezzi e personale che si traducono in un servizio svolto parzialmente ma pagato per l’intero!!!
Per quale motivo non vengono applicate le penali per il mancato o parziale svolgimento del servizio??
Ma l’aspetto più grave l’abbiamo riscontrato nella risposta del Sindaco, il quale ha ammesso di non conoscere il capitolato d’oneri che riassumono quali servizi il gestore debba svolgere.
E’ passato più di un anno dall’aggiudicazione dell’appalto alla Ditta Cosir, e per una delle principali spese che incidono sul Comune di Bari Sardo, il Sindaco non sapeva neppure quali diritti e quali doveri spettano all’ente che rappresenta in prima persona???

Insomma… quanto ancora dobbiamo andare avanti con questa agonia istituzionale? Barisardo saprà resistere per altri 4 anni a questo immobilismo?
Arrivati a questo punto ci auguriamo, ancora una volta, un radicale cambiamento di rotta da parte dell’Amministrazione, diversamente chiediamo che il Sindaco ne prenda atto e rassegni le dovute DIMISSIONI.

1Comment
  • Luca
    Postato alle 16:00h, 31 ottobre Rispondi

    Complimenti per l’impegno, il lavoro e la chiarezza

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