Poco tempo fa, in un luogo non molto lontano da Barisardo, più precisamente a Monserrato, mi sono imbattuta in una fiumana di gente. Pensavo ci fosse una festa, ma siccome era mezzogiorno di un martedì qualunque la cosa era molto improbabile!
Incuriosita mi sono avvicinata e con mio grande stupore cesti di pomodori,cetrioli e verdure di vario genere sparivano dalla mia vista a grande velocità;quello non era un martedì qualunque, era un martedì con un mezzogiorno di fuoco!
La gente sgomitava per avere la merce e c’era un buon motivo. Armata di coraggio e di armatura per evitare traumi da schiacciamento, finalmente avevo capito l’arcano mistero: la merce costava meno che in negozio! Ovviamente feci scorte!
Nella via principale del paese era stato allestito quello che si chiama “Mercato a Km zero”!
Incuriosita mi sono informata e ho scoperto che:
I prodotti “a Km zero” sono tutti quei prodotti, per lo più generi alimentari, che vengono venduti e consumati vicino, nel raggio di pochi chilometri dal luogo di produzione; sono anche chiamati prodotti a filiera corta poiché spesso, accorciando le distanze fisiche che separano produttore dal consumatore, si accorcia anche la filiera, non essendoci la necessità di intermediari del trasporto, grossisti o mercati generali che poi ridistribuiscono a dettaglianti. Molte volte addirittura, se un prodotto è km 0, viene anche venduto direttamente dal produttore al consumatore.
Perchè preferire alimenti e prodotti a chilometri zero rispetto a quelli disponibili nella grande distribuzione organizzata?
Spesso la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) rende disponibili per tutto l’anno frutta e verdura fuori stagione o esotica, o ancora carne straniera: prima di finire nelle nostre tavole questi prodotti hanno percorso migliaia di chilometri e sono stati responsabili di tonnellate di energia prodotta.
Tutto il petrolio, la cO2, l’energia sprecata per il trasporto di merce che potremmo reperire nelle campagne circostanti scegliendo la stagione giusta o rimodellando le nostre scelte, contribuisce in modo significativo all’inquinamento e al riscaldamento globale.
Scegliere prodotti a km 0, significa sia a contribuire alla causa ambientale che alla salvaguardia del portafoglio che non guasta!!
Ma non solo.
Quali sono i vantaggi dei prodotti a km 0?
- I prodotti a km zero, che sono anche di stagione, costano meno a causa dell’abbattimento dei costi di trasporto, ma anche perchè spesso la filiera si accorcia (ed il vantaggio ricade quindi anche sul piccolo produttore piuttosto che sulla grande distribuzione organizzata!).
- Un prodotto a km zero è per definizione un prodotto nostrano, con tutti i vantaggi del caso in termini di salute e sicurezza: pensiamo ad esempio ai diversi regimi di controllo sull’imballaggio e il confezionamento e la perdita delle caratteristiche organolettiche determinata da un lungo viaggio.
- I prodotti a km zero ci permettono di riscoprire il piacere del buon cibo di stagione, e degli alimenti nostrani, tipici del nostro territorio, oltre a contribuire alla riscoperta delle differenze biologiche tra varietà di frutta e verdura.
Ora, mi sembra chiaro che il nostro paese non si trovi nel circolo polare artico… e pertanto non dobbiamo invidiare a nessuno frutta succosa o cetrioli sgranocchianti e allora, perchè non servirci del mercato a km zero?
Quindi, questa forma di economia si pone degli obiettivi che sono:
- dare priorità ai piccoli produttori;
- avere mercati senza “mercanti” perchè accorciano la filiera permettendo l’incontro diretto tra produttori e consumatori;
- creare dei luoghi dove fare la spesa non è più solo un atto funzionale ma si riscopre il piacere della socialità;
- apertura anche alle “agricolture di fatto”, dove piccoli produttori, come chi coltiva per l’autoconsumo ma periodicamente ha delle eccedenze da vendere.
Spesso i turisti quando vengono ci dicono che a parte il mare e due sagre il nostro paese non ha molto da offrire. Il nostro paese ha tantissimo da offrire, deve solo saper sfruttare le sue potenzialità!! Oltre a Km di spiagge il nostro territorio ci offre ettari di terreno fertile e rispetto ad altre zone della nostra penisola, che spesso sono colpite da disagi ambientali e si ritrovano letteralmente con il culo per terra…scusate e permettetemi il francesismo, a noi per fortuna questo capita di rado, e allora, abbiamo una miniera d’oro che non vediamo!
Sfido chiunque di voi, se un martedì qualunque passeggiando per Barisardo,( magari facendo un salto prima in piazza di chiesa, poi a “Sa staria” e in varie zone strategiche del paese) a imbattervi in un gazebo dove si vende la merce a km zero con i pomodori a 1 euro (anzichè 2,50 e oltre) e tenere le mani dentro le tasche!!!
Chiaramente questa è una forma sana di concorrenza. Per esempio questi mercati possono essere allestiti una volta alla settimana dove tutti possono avere un riscontro positivo, inoltre la nostra produttività locale ne avrebbe beneficio!
Pensateci!!!!!! Questo è uno degli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere!!!
Ciao e a presto.
Eleonora
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