Da un punto di vista geologico si tratta di un affioramento di lave basaltiche riferite al ciclo vulcanico post-miocenico, verificatosi durante il Pliocene.
“Il promontorio di Teccu non passò inosservato ai viaggiatori, che in passato visitarono la Sardegna, come dimostra l’attenta analisi geologica di La Marmora (1826) che così riporta: << Dal suo centro è uscita una lava basaltica che ha formato un piano inclinato, attualmente fratturato, ma anticamente attiguo. Questo grande scolo si prolunga fino al mare, formando un promontorio conosciuto dai naviganti col nome di Punta Nera di Barì, che è l’antico Promontorium Sabillonis….”;
Sull’Altopiano sono state riscontrate 401 entità di flora, delle quali 387 spontanee e 14 introdotte. Le 401 sono incluse in 81 famiglie. Le famiglie più numerose sono le Asteraceae, seguite da Poaceae e Fabaceae.
Io Amo Teccu!
Teccu è una giara bellissima per quanto riguarda il paesaggio, la flora, la fauna e tutte le emergenze archeologiche che in sè racchiude. A Bari Sardo non abbiamo soltanto il mare e non dobbiamo continuare a sperare in un turismo solo agostano! Possiamo promuovere varie tipologie di turismo, che si possono fra loro integrare, pensiamo a : turismo balneare, naturalistico, archeologico, enogastronomico, culturale, sportivo, scolastico, termale (talassoterapico)…..e tanti altri!!!
Bari Sardo, possiede “in nuce” delle potenzialità che aspettano solo di essere promosse, di azioni di marketing!
Luisa
aurelia
Postato alle 22:27h, 31 maggiosono d accordo con voi l alto piano di teccu è adir poco meraviglioso sopratutto per il panorama che si gode da lass i turisti quando passano rimangono a bocca aperta.mi domando come mai non è stato fatto nessun passo avanti e quindi valorizzarlo nel modo giusto ,rispettando l ambiente ma allo stesso tempompo fare di questo bellissimo territorio una attrazione turistca e magari perchè no costruire con tecniche eco compatibili in modo da non deturpare l ambiente . anche perché diciamo la verità di sola natura credo che non si puo andare avanti
Carlo
Postato alle 23:14h, 01 giugnoIo Amo Teccu!
Mi piace questo spirito propositivo e di rilancio.
Non scordiamoci che l’Altopiano ha anche un potenziale archeologico.
Questo paesaggio rischia di sparire dietro a scelte dettate dagli interessi più forti e di pochi.
Da anni si assiste all’avazare di un progetto che, forse, contrasta con l’idea di tutela e valorizzazione del paesaggio dell’Altopiano di Teccu.
La Costituzione (art.9), la Convenzione sul Paesaggio e il Codice dei Beni Culturali, vedono nel paesaggio un fattore di identità e risorsa per l’Italia e i comuni locali.
L’attuale crisi economica ci deve portare ad una attenzione al territorio e al paesaggio perché potrebbero generare nuove forme economiche e di lavoro per le nuove generazioni.
Mi sembra che questo possa stridere con le scelte fatte fino ad ora sul territorio.
Spero di poter ancora dire bello!
E un giorno ringraziare il Comune per l’impegno e le idee messe in campo.
luisa
Postato alle 23:52h, 01 giugnoCarlo sono d’accordo con te. Il potenziale archeologico presente sull’altopiano è di importanza inestimabile. Se Bari Sardo aspira a diventare un paese di forte richiamo turistico deve essere consapevole che affinché esso sia duraturo, non può danneggiare i valori ambientali e culturali del territorio, ma deve tutelare e migliorare le prospettive per il futuro proteggendo le testimonianze del passato che costituiscono la nostra identità, ci distinguono da altri e sono per noi un valore aggiunto.