I reati delle favole!


In questi giorni di lavoro intenso e a furia di scrivere mi è capitato di ripensare alla mia infanzia, a quanto era bello giocare all’aria aperta, a quanto era bello guardare i cartoni animati e a quanto era bello ascoltare mio padre che prima di addormentarmi mi raccontava le favole.

Adoro le favole, le leggiamo in tutta leggerezza, però c’è una considerazione da fare…ma scusate, voi vi siete mai accorti che sono piene di reati?????

Da piccola mia madre mi obbligava a leggere Pinocchio. Ma dico, si può obbligare una bambina dolce e sensibile a sentire quello scempio???

A parte il fatto che già dalle prime righe il cuore si infrange nel sentire la vita di Geppetto, un uomo solo, buono, un gran lavoratore, che non ha mai trovato l’amore…e già il destino ci è andato giù pesante, in più il colpo di grazia lo riceve con l’arrivo di PINOCCHIO!!!!!!!

Detestavo quel bambino e il fatto che fosse di legno e portasse quel cappellino rosso, era un deterrente! Come se non bastasse era pure idiota!

Aveva ricevuto il dono della vita e per  la bellezza di 250 infinite pagine  sembrava non importargli. Povero Geppetto!

La cosa che più mi infastidiva della storia erano quei due disgraziati  del gatto e la volpe, una vera associazione a delinquere e Pinocchio ne era complice!

Ma quell’anima buona di Collodi, mosso da pietà verso Geppetto ha regalato un lieto fine alla storia. Però non tutti i racconti finiscono bene! Ne vogliamo parlare della “Piccola Fiammiferaia”?

Mia madre mi leggeva quella storia sempre nel periodo di Natale. Nemmeno le immagini dei bambini del Biafra che ogni tanto mi proponeva per non farmi sprecare il cibo, mi struggevano quanto la piccola fiammiferaia!!!

Ve la ricordate più o meno la storia??

È la notte di Capodanno, e la Piccola Fiammiferaia è in strada, al freddo, a vendere fiammiferi. Non ne ha venduto ancora neppure uno; sta gelando ma non osa tornare a casa perché teme la reazione che il padre avrebbe vedendola rientrare senza un soldo di incasso.

Cercando disperatamente di scaldarsi, la Piccola Fiammiferaia(di cui non viene specificato mai il nome!) inizia ad accendere qualche fiammifero. Per ogni fiammifero acceso, un’immagine appare davanti a lei, sparendo poi quando la fiamma si spegne; prima le appare una stufa, poi un tavolo imbandito, poi un albero di Natale(chiaramente è in preda ai vaneggi!!)

Quando una stella cadente attraversa il cielo, alla Piccola Fiammiferaia torna alla memoria la nonna morta, che era solita raccontarle che ogni stella cadente è un’anima che vola in Paradiso. Accendendo un nuovo fiammifero, la bambina vede sua nonna; per prolungare quella visione, accende velocemente tutti i fiammiferi.

Quando anche l’ultimo fiammifero si spegne, la Piccola Fiammiferaia sogna di essere portata in cielo dalla nonna. Il suo corpo senza vita viene ritrovato nella neve, con un sorriso in volto e un mazzetto di fiammiferi spenti in mano.

Allora, la storia si commenta da sola, questa non è una favola, è cronaca nera!!!!

Il padre dovrebbe essere condannato per sfruttamento minorile e per molestie varie,  dato che la figlia temeva ripercussioni. Sicuramente era vestita di stracci e pure denutrita!!

Se pensiamo che nessuno, vedendola in preda a una sindrome da congelamento si ferma, beh, qui ci sono anche gli estremi per omissione di soccorso e vari!!!

Faccio un accorato appello alle mamme che leggono il nostro blog: non leggete questa storia ai vostri figli!!!!!

Ovviamente tutte le favole hanno un significato intrinseco che l’autore vuole trasmetterci, di solito servono per smuovere la nostra morale e di certo l’autore della Piccola Fiammiferaia non voleva sottolineare i reati di cui ho parlato.

Ma la bellezza delle cose sta nell’occhio di chi guarda e ogni tanto possiamo permetterci il lusso di usare un’altra chiave di lettura!!!

Con questo spero di avervi fatto divertire.

Ciao e a preso..Eleonora!!

…..e come sempre..vota lista civica l’alternativ@ per Bari Sardo!!!

1Comment
  • Angelo Pallavicini
    Postato alle 05:05h, 10 ottobre Rispondi

    Stima totale x l’articolo. Ho appena finito di vedere la piccola fiammiferaia, ho pianto molto e casualmente sono finito in questa pagina. Ci ho pensato molto infatti ed è proprio cronaca nera quella “favola”.

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