Per le amministrative la sfida è tra aggregazioni civiche, senza accostamenti ufficiali ai partiti politici.
Domenica 10 e lunedì 11 il Paese costiero che conta poco meno di 4mila abitanti – per quanto attiene all’Ogliastra, insieme a Lanusei, perdasdefogu, Osini e Girasole – sarà chiamato alle urne per rinnovare il consiglio comunale. Barisardo punta a riacquistare uno spazio rilevante nel settore del mercato delle vacanze. In campo, questa volta, ci sono quattro liste: e tutte e quattro vengono dichiarate civiche. Quasi che un accostamento alle forze politiche possa provocare una sorta di rigetto dagli elettori.
Paolo Casu (da alcuni anni senza più tessera del PD, sindaco uscente), 52 anni, geometra, chiede alla popolazione di avere il lasciapassare, con la sua civica “Tutti per Barì”, per una continuità amministrativa: “Vogliamo portare avanti il programma che stiamo attuando e che si basa sul fare sistema. Partendo dalla crescita turistica, collegata alle produzioni della terra e degli allevamenti dei bariesi. Senza scordare che ci stiamo battendo per creare un’area marina protetta proprio nella costa di fronte all’altopiano di Teccu, dove vi è anche il galoppatoio. Ma stiamo anche lavorando sul Puc, sulla zona per gli artigiani, e per irrigare tutte le terre con le acque tratte dal depuratore. Vogliamo rivitalizzare il centro storico e creare un paese che offra un’alta qualità della vita”. Esponente del PD, docente in centri di formazione professionale, il 53enne Paolo Fanni ribadisce di essere a capo di una lista, “Uniti per Crescere”, realmente civica: “Nel nostro programma non abbiamo inserito cose irrealizzabili, perchè riteniamo non sia giusto ne serio promettere cose che non si possono fare. Garantiremo impegno continuo, cercando il contatto quotidiano con la popolazione. La prima cosa che mi viene da chiedere è: come mai, negli ultimi anni, fra i centri costieri ogliastrini Bari Sardo è stato l’unico che non sia cresciuto? Qualcosa, di certo, non va. Bisogna fare in modo che il turismo (grazie ad un Puc che va predisposto, così come il Piano di utilizzo dei litorali) possa fare sistema, grazie anche alle produzioni agricole e zootecniche locali.Si dovrà puntare su delle associazioni di categoria.
“Rinnovamento Bariese” è la civica guidata da Anton Pinna, 38 anni, laurea in legge. “La nostra lista – dice – punterà molto sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Bari Sardo è un centro a forte vocazione turistica: questo settore deve fare da traino per gli altri, come l’agricoltura, l’allevamento. E anche l’edilizia. Si può quindi affermare che si dovrà cercare di fare veramente sistema per ridare vigore all’economia generale locale. Il nostro obiettivo sarà anche quello di sostenere, in tutti i modi, le iniziative che partiranno da associazioni e anche cooperative: in questo modo si potranno creare nuovi posti di lavoro”. La civica “L’Alternativ@ per Bari Sardo”, costituita da molti giovani, è guidata dall’architetto Valerio Dettori, di 37 anni: “Puntiamo su una pianificazione urbanistica che possa dare un volto nuovo a Bari Sardo. Interverremo sull’arredo urbano e su altri aspetti, cercando di ridare un’anima, anche sotto il profilo turistico, al paese. Mi piacerebbe liberare la cupola della chiesa parrocchiale da quella gabbia di metallo che la deturpa, restituendo ai bariesie ai turisti, una delle chiese più belle della Sardegna. Prima avevamo almeno una bella vista panormaica, adesso neanche quella. Mi piacerebbe sbloccare tutte quelle situazioni che urgono di intervento e che ad oggi gravano con spese extra sulle casse del Comune. E quindi anche dei bariesi”.
Lamberto Cugudda
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