A tutti sarà capitato di tralasciare un qualcosa da fare per mancanza di tempo. Lo sanno bene le mamme e le donne che lavorano, sommerse tra le faccende di casa, bambini da accudire e lavoro da sbrigare; per loro una giornata di 24 ore è troppo corta! Dall’altro lato invece ci sono loro, gli anziani, per i quali le giornate sembrano essere interminabili perchè spesso soli o costretti in casa, alienati talvolta davanti alla tv. Penso a loro ora che arriva l’estate, tante volte non escono di casa per il troppo caldo e anche andare a fare la spesa diventa un gesto complicato.
Per ovviare a queste difficoltà quotidiane in molti paesi è stata istituita la “Banca del Tempo”.
Cos’è?
E’ un istituto di credito particolare, non amministra denaro ma tempo.
Come funziona?
Semplice, io so fare una cosa(per esempio guardare un bambino, aggiustare lavandini o compilare scartoffie) e mi metto a disposizione di chi ne avesse bisogno, così quando ne avrò bisogno io potrò chiedere a mia volta un altro servizio, insomma barattiamo con il tempo a disposizione le nostre capacità!
A cosa serve?
Questa idea di scambio permette di recuperare quelle relazioni di “buon vicinato”, cioè scambi che non hanno un valore economico, ma hanno un valore sociale rendendo la vita di chi ne ha bisogno, un pò meno faticosa.
Come si usa?
Si attiva uno sportello della Banca del Tempo, si compila un modulo con i dati personali e si dichiara quante ore si vogliono mettere a disposizione.Chi dà un’ora del suo tempo ad un’altra persona può ricevere un servizio da chiunque faccia parte del gruppo. L’azione di reciprocità è alla pari, tutti i servizi scambiati hanno pari dignità. Non circola nessuna forma di denaro.
Qualche notizia in più…
Questo servizio nasce verso il1988 in Emilia Romagna e nei primi anni Duemila ha conosciuto un notevole sviluppo. La particolare attività coinvolge persone assai diverse per età, condizioni sociali e culturali.
Le Banche del Tempo collaborano spesso con altre associazioni similari e partecipano con propri progetti ai bandi pubblici o privati per il sostegno del volontariato previsti dalla legge 53/2000 e da varie leggi regionali.
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